U.N.I.T.A.L.S.I.

Unione Nazionale Italiana Trasporti Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali

SEZIONE ROMANA-LAZIALE
Gruppo di Mentana

 

 

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La storia di Bernadette


"La più povera"

Bernadetta è nata il 7 gennaio 1844 e fu battezzata il 9 gennaio. I suoi genitori, Francesco Soubirous e Lucia Casterot, abitavano e lavoravano al Mulino di Boly. La madre per un incidente, non potrà allattare la figlia e la manderà da una balia a Bartrès; il padre mugnaio e tagliatore di pietre, ceco ad un occhio, non riuscirà a pagare l'affitto del mulino e cadrà in miseria, fino ad andare ad abitare nella vecchia prigione chiamata "cachot".
Il cachot ci porta col pensiero alle Beatitudini evangeliche; Bernadetta non se ne meravigliava e diceva: "E' certo perché ero la più povera che la Vergine mi ha scelta". Quelli 1 febbraio 1858 Bernadetta si recò alla Grotta di Massabielle con sua sorella Toinette (in famiglia erano quattro figli) e la loro amica Jeanne Baloum, per raccogliere legna e vecchie ossa. Mentre cercava di togliersi le scarpe per attraversare il canale sentì un soffio di vento e vide in un incavo della roccia: "Una Signora con un vestito bianco, un velo bianco, una cintura azzurra e una rosa gialla su ciascuno dei suoi piedi dello stesso colore della corona del rosario".
Questa Signora o meglio fanciulla, le sorride e allarga le braccia come per fargli segno di avvicinarsi chiedendogli "volete farmi la grazia di venire qui per 15 giorni?"

Bernadetta scriverà che la guardava più che poteva.
In diciotto apparizioni rivelerà a Bernadetta tutto il suo messaggio:

- "Pregate per i peccatori"

- " Baciate la terra in segno di penitenza per i peccatori"

- "Andate a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che vi si costruisca una cappella"

- "Non vi prometto di farvi felice in questo mondo, ma nell'altro"

Infine il 25 marzo, festa dell'annunciazione rivela il suo nome in dialetto dei Pirenei: "lo sono l'Immacolata Concezione".

Fin dall'inizio, la Santa Vergine fece scaturire la sorgente sotto la Grotta dove bisognava andare a lavarsi, e da allora sino ad oggi alcuni malati vi hanno trovato e trovano la guarigione.

"lo sono l'Immacolata Concezione": fu questa la risposta che convinse il duro parroco di Lourdes Don Dominique Peyramale sull'attendibilità delle parole di Bernadetta. Dopo soli quattro anni, il Vescovo di Tarbes (Diocesi cui appartiene Lourdes) dichiarava che la Santa Vergine era realmente apparsa a Bernadetta Soubirous.

• Nel 1864 avvenne la benedizione solenne della statua nella Grotta realizzata dallo scultore Fabish in marmo di Carrara. Bernadetta assistette anche all'inaugurazione della "Cappella", l'attuale Cripta.
Durante questi anni Bernadetta vivrà presso l'ospizio delle suore di Nevers a Lourdes (l'attuale ospedale).

"Bernadetta religiosa, infermiera e malata"

• II 3 luglio 1866 Bernadetta si recò per l'ultima volta alla Grotta. Alla superiora che la accompagnava dirà: "La Grotta è stata il mio cielo, io non la rivedrò mai più".

Il mattino del 3 luglio partirà in treno per Nevers dove vi giungerà il 7 luglio verso le 10 della sera. Nel convento di S. Gildard, la domenica dopo pranzo, racconterà le apparizioni, davanti a tutta la comunità, per l'unica volta, poi nessuno potrà più chiederle nulla.

• II 19 luglio le è data la divisa da religiosa e il nome, quello di battesimo che resterà per sempre "Soeur Marie Bernard".

Nei primi giorni del suo noviziato, Bernadetta dirà: "lo sono venuta qui per nascondermi, la Santa Vergine si è servita di me, poi mi hanno messo al mio posto, io ne sono felice e vi resto".

E' sempre una gioia per Bernadetta potersi donare nell'infermeria del convento al servizio delle suore malate, sempre sorridente.

Poco tempo dopo perderà prima sua madre e poi suo padre. Oltre all'asma, che l'affligge già da tempo, c'è la tubercolosi che mina il suo corpo e in maniera particolare i suoi polmoni e le sue ossa; soffre terribilmente, è la penitenza che le ha chiesto la Santa Vergine per la conversione dei peccatori.

• Pronuncerà i voti, in articolo di morte, una prima volta il 25 ottobre 1866 quando le sarà amministrato l'olio degli infermi; una seconda volta il 30 ottobre 1867.

• Nel 1866, seppur malata, scriverà: "Sono più felice io, sul mio letto di dolori, che una regina sul suo trono".

Il "calvario" di Bernadetta si può sintetizzare in una frase che lei stessa ha scritto: "Obbedire e amare, soffrire tutto in silenzio per piacere a Gesù".

• Dal 1874 al 1879, anno della sua morte, non uscirà più dall'infermeria ; le ultime parole furono: "Santa Maria Madre di Dio, prega per me povera peccatrice...".

Aveva scritto un giorno sul suo diario: "Farò tutto per il cielo... là troverò mia Madre in tutto lo splendore della Sua Gloria".

Fu sepolta nel convento S. Gildard nella Cappella di San Giuseppe dove ora è esposta.

• Nel febbraio del 1907 iniziò il processo informativo delle sue virtù. Durante il processo del 20 agosto 1908, dopo 30 anni e cinque mesi dalla sua morte, fu riesumata la salma e la si ritrovò incorrotta e bella; aveva gli occhi chiusi e le labbra semiaperte atteggiaci al sorriso.

• II 18 novembre 1923 Pio XI pubblicava il decreto sull'eroicità delle sue virtù :

"...Bernadetta fu fedele alla sua missione, fu umile nella sua gloria, fu forte nella prova".

• II 2 giugno 1925 fu Beatificata.

• Nell'anno Santo del 1933, l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione di Maria, lo stesso Sommo Pontefice la proclamò Santa. Erano presenti 80.000 perso ne che la invocarono Santa e Vergine. I pellegrini di Lourdes e soprattutto gli amma lati non temono di aggiungere l'appellativo di martire.

Dal cielo ci aiuti a dire il suo "si" e il "grazie" come ha fatto lei, affinchè ognuno di noi, animatore dei pellegrini, ricordi sempre di essere un piccolo ed umile strumento per far incontrare il Signore ricordandosi, come diceva Lei, che "Lourdes non è il cielo" e che "Lourdes ha bisogno solo di Verità".