Home
Chi siamo
|
Le origini
dell'Unitalsi, (UNIONE NAZIONALE ITALIANA TRASPORTI AMMALATI LOURDES
e SANTUARI INTERNAZIONALI) prendono spunto da un clamoroso gesto
di conversione di un uomo disperato. Nel 1903, Giuseppe Tomassi,
figlio di un domestico di casa Barberini, affetto da una forma
artritica irreversibile che lo aveva reso penosamente claudicante,
andò a Lourdes con uno dei primi treni di pellegrinaggio
italiani, presieduto da mons. Radini Tedeschi, arcivescovo di
Bergamo.
L'intento di Tomassi non
era quello di chiedere la guarigione fisica alla Madonna, ma quello
di suicidarsi con un revolver davanti alla Grotta di Massabielle.
Aveva predisposto tutto
nei minimi dettagli con la lucidità di un uomo disperato,
ma davanti alla Grotta, mentre pensava di concludere la sua vita
in questo modo tragico, venne colpito dalla scena di volontari,
giovani, uomini e donne di varie nazioni d'Europa che aiutavano
gli ammalati ad entrare nella grotta per poter pregare. La condivisione
e l'aiuto di questi volontari trasmetteva agli ammalati un senso
di grande conforto e speranza
 |
Scosso
profondamente da tale scena, Giuseppe Tomassi rinunciò
al suo gesto folle, pensando che lo scopo di una vita sofferente
come la sua potesse diventare, da quel momento, quello di
radunare anche in Italia dei volontari che accompagnassero
ogni anno a Lourdes i poveri, i diseredati, i sofferenti
e ne condividessero, nel pellegrinaggio, questo invito alla
speranza.Consegnò a monsignor Radini Tedeschi la
pistola e consigliato dal segretario di quest'ultimo, mons.
Angelo Roncalli, rientrato a Roma fondò l'UNITALSI.
Nei primi tempi si
dovettero superare ostacoli enormi, sia tecnici che burocratici,
ma l'entusiasmo e la carità superarono ogni difficoltà.
Con la fine della
prima guerra mondiale, che aveva interrotto l'attività,
i pellegrinaggi cominciarono ad essere riorganizzati di
nuovo. Negli anni '20 furono fondate in Italia quasi tutte
le sezioni regionali.
|
Fu uniformata per le volontarie
la divisa bianca, simile a quella indossata dalle infermiere della
Croce Rossa e venne creato il distintivo con la croce bianca,
sormontata dalle iniziali della Vergine di Lourdes con il Motto
"Charitas".
I treni vennero attrezzati
con le prime vetture ambulanza per cercare di dare un maggior
conforto al sempre maggior numero di ammalati che venivano trasportati.
Durante gli anni del fascismo,
l'UNITALSI, per le sue particolari connotazioni assistenziali,
fu l'unica associazione cattolica a non essere sciolta. Dopo la
promulgazione delle leggi sulle "sanzioni" decretate
contro l'Italia, nel 1935, l'UNITALSI fu obbligata a contingentare
il numero dei treni a Lourdes. In questo contesto storico il Segretario
Generale di allora, il principe Don Enzo di Napoli-Rampolla, cominciò
ad organizzare i pellegrinaggi a Loreto, che continuarono anche
durante la seconda guerra mondiale, sino al 1943, mentre dal giugno
1940 gli eventi bellici avevano fatto cessare i pellegrinaggi
a Lourdes.
La ripresa delle attività
dell'Associazione dopo il 1945 è stata sempre in costante
aumento. Oggi l'UNITALSI conta oltre 300.000 aderenti, ed accompagna
a Lourdes, Loreto, Fatima e Banneux più di 100.000 persone
all'anno.
|