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Dintorni del Santuario
Il Moulin de Boly
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Il Museo Notre Dame
Il castello
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Orario d'apertura:
da aprile ad ottobre:
dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore14.00 alle ore 18.30;
da Novembre a Marzo:
dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Vi nacque domenica 7 gennaio
1844, nella festa dell'epifania, Bemadette Marie, prima figlia
del mugnaio Francois Soubirous e di Louise Castérot. Due
giorni dopo, la bimba fu battezzata, nello stesso giorno in cui
Louise e Francois festeggiano il primo anniversario del loro matrimonio
religioso. Quel giorno il mulino di Boly può apparire come
la casa della felicità. Tutto fa ben sperare nel domani.
E' un buon mulino sul Lapacca, in questo mulino di Boly si vive
agiatamente. Augustin Casterot che lo aveva affittato da Abadie
Boly era morto nel 1841, ma Francois Soubirous, un giovane e simpatico
mugnaio, lo aveva rimpiazzato. Attorno alla culla di Bemadette,
rivaleggiano in tenerezza una nonna (la vedova di Augustine Casterot)
e tre zie, sorelle di Louise, Bernarde (la madrina), Basile e
Lucile (che non ha che 5 anni più di Bemadette). Questa
felicità non impedisce ai Soubirous di subire le vicissitudini
di ogni esistenza umana: in luglio bisogna portare Bernadette
da una nutrice a Bartrès, a casa di Marie Lagues; più
tardi Francois perde l'occhio sinistro in un incidente di lavoro;
durante i primi anni, le nascite succedono alle nascite, ma, dei
cinque fratelli e sorelle di Bemadette, sopravviveranno solamente
Toinette e Jean Marie (nata nel 1857). Dopo un'epidemia di colera,
Bernadette viene colpita dall'asma che l'accompagnerà fino
alla sua morte. Per portare "il peso del giorno e dei lavori
con le loro prove", Francois e tutta la famiglia praticano
una religione semplice, sobria, ma solida: la messa e i vespri
alla domenica, la preghiera della sera insieme, il rosario con
le sue preghiere evangeliche, il pellegrinaggio a Bétharram...
Poco a poco si sveglia in Bemadette bambina il desiderio dell'Eucaristia
e una ferma devozione alla volontà di Dio. Un avvenimento
arriva a sconvolgere la vita dei Soubirous: nel novembre 1852,
il mulino di Boly deve essere venduto ed il nuovo proprietario
decide di sfruttarlo personalmente.
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I
Soubirous devono andarsene: nel 1854, è cosa fatta.
Inizia allora per Francois e la sua famiglia una lunga
marcia che li porta di disgrazia in disgrazia di casa
in casa: il mulino Laborde a Arcizac en Angles; poi, a
Lourdes, una camera nella casa Rives Soubiez, rue du Bourg.
Da mugnaio, Francois è divenuto un avventizio,
con tutta l'incertezza che questo mestiere comporta. .
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Oggi i pellegrini e visitatori
possono scoprire, 1° al piano, la camera dove Bernardetta
è nata. Al piano terra c’è il vecchio mulino
così come lo ha conosciuto Bernardetta con il sue due mole
alimentate precedentemente dal ruscello Lapaca e la cucina che
fungeva anche da sala comune.
Il mulino è stato recentemente restaurato
e riammobiliato nello stile dell’epoca.-
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