U.N.I.T.A.L.S.I.

Unione Nazionale Italiana Trasporti Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali

SEZIONE ROMANA-LAZIALE
Gruppo di Mentana

 

 

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VII° Stazione - GESU' CADE UNA SECONDA VOLTA

"Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio" (2 Cor 13. 4). "Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini" (1 Cor 1, 25). La Parola per mezzo della quale tutto è stato fatto e per la quale il Figlio porta ogni cosa è diventata "carne" (Gv 1, 14), ovvero uomo con i limiti e le debolezze della natura umana (Eb 1, 3).
Cadendo di nuovo, Gesù ha sconvolto tutte le idee che ci eravamo fatte della potenza di Dìo. Chi tra noi avrebbe osato immaginare il Figlio di Dio caduto a causa dell'estrema debolezza nella quale sI era ridotto? In lui il Padre rivela tutta la sua potenza che è la capacità di assumere quello che c'è di più debole in noi.
Ma è proprio da questa estrema debolezza che verrà la potenza della salvezza universale: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre" (Mt 28. 18-19). Di lui, innanzitutto, si deve dire quello che l'apostolo Paolo dice di se stesso e degli apostoli: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza" (2 Cor 12. 9-10).
Padre onnipotente, per mezzo dello Spirito Santo insegnaci a non arrossire della debolezza del tuo Figlio che cade sulla Via Crucis. Concedici di conoscere in lui la tua vera potenza, quella che salva l'uomo dalia sua fame di potenza disumanizzante. Che tuo figlio a terra ricordi alla tua Chiesa qual'è il potere che tu gli hai affidato.